Rilievi per ripristino Confini - Geom. Michele Scalici

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Rilievi per ripristino Confini

Topografia
CONFINI CATASTALI


La linea di confine è stata sempre indice di contrapposti interessi delle Parti che la medesima divide. Nei tempi passati la stessa era materializzata sul terreno con sassi a secco, vedi tuttora esempi esistenti nelle Regioni del Sud Italia, per cui erano, o sono, visibili e tangibili sul terreno.

L’Ufficio Tecnico Erariale al quale è stato demandato il compito iniziale di eseguire i rilievi del territorio onde creare un archivio delle colture, aveva,  all’epoca della sua istituzione, il compito di perequazione delle rendite, per cui le linee catastali presenti nelle mappe d’impianto, come per altro nelle attuali, individuano la demarcazione del cambio di coltura o della capacità produttiva del terreno, pur appartenendo al medesimo soggetto.

Con le compravendite dei terreni si è sempre individuato la linea di divisione di coltura delle particelle con quella linea corrispondente al confine di proprietà; suggellando così, nel campo civilistico, l’esistenza di una linea dividente le proprietà e la necessità di una sua individuazione sul terreno medesimo o, l’eventuale suo ripristino, sia mediante prove tangibili esistente in sito o, come nello scopo delle presenti pagine, il ripristino mediante apposizione topometrico dei punti della linea.

Attualmente con i frazionamenti vengono individuati sia le colture, quale compito principale del Catasto, che le linee di confine vere e proprie, anche indirettamente poiché contenute negli atti di compravendita.



 
 
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